Associazione che si prefigge di promuovere con urgenza la ricerca di un trattamento efficace e di una cura della linfangioleiomiomatosi

La rinascita dopo il trapianto ai polmoni: Gill Hollis e la Sua avventura in Kayak nel mare scozzese

uesto é il racconto  di una donna speciale, Gill Hollis, una paziente LAM inglese, diagnosticata di Linfangioleiomiomatosi nel 1987, dopo un viaggio di trekking sull'Himalaya, e sin da allora attiva nella lotta alla malattia. Nel 2005 é stata sottoposta ad un trapianto di un singolo polmone, che lei definisce  come un vero miracolo.  Le difficoltà della malattia non le hanno impedito di continuare ad amare e di godere della vita, come si percepisce  dal suo avvincente racconto. RingranziandoLa per avere condiviso con noi il Suo percorso di  coraggio, e la sua immensa e positiva energia, riportiamo la sua avventura in Kayak nel mare scozzese d' Agosto attraverso le sue parole.

 

"Ho praticato e goduto del kayak di mare per molti anni, sia prima che dopo il trapianto. Ma sino ad ora, ho remato solo all'estero, in vacanza e in climi soleggiati. Tuttavia, la mia nativa Scozia ha una crescente reputazione come destinazione per il kayak di mare, e questa estate ho deciso di testare questa reputazione in una settimana di esplorazione della costa nord-occidentale scozzese.

 

La gente è spesso sorpresa quando gli dico che pratico il kayak di mare, partendo dal presupposto che l'attività si concentra sulla parte superiore del corpo molti pensano che deve essere particolarmente difficile per i pazienti affetti da patologie respiratorie. Ma due fattori sono d'aiuto: la prima è che la posizione da assumere da - seduti in posizione verticale, braccia in avanti e leggermente rialzate, e tenendo la paletta alle stessa  larghezza delle spalle - è un'ottima posizione per aprire i polmoni e farli lavorare in modo efficiente. La seconda è che il kayak si puo' praticare in due, quindi supponendo che si possa convincere un amico a venire, ci sono ampie possibilità di riposo mentre l'altro porta avanti il kayak! Anche negli anni precedenti al mio trapianto, grazie alla buona natura di mio marito Peter e di buone guide, sono stata in grado di andare in kayak, anche se il mio contributo allo sforzo della squadra era scarso.

 

C'è qualcosa di incredibilmente tranquillizzante circa il ritmo lento e tranquillo del kayak di mare, ed è un modo meraviglioso per vedere la fauna selvatica. Dal kayak ho visto i pesci, i falchi, ed è stato buffo e sorprendente potere avvistare anche le foche ed i delfini. Lo scenario può essere spettacolare; vedere il Golden Gate Bridge dal livello del mare è stato un culmine particolare, anche se per fortuna non ho incontrato nessuno degli squali bianchi che a volte entrano nella baia di San Francisco.

 

In Scozia, per un kayaker è probabile incontrare gli squali, ma sono squali innocui. La sfida dei canoisti qui non è la fauna selvatica pericolosa bensi' il tempo inclemente. Naturalmente, il tempo in Scozia in estate può essere anche in molti periodi fantastico - che è ciò che mi ero detta quando ho firmato per una partenza nel mese di agosto. Ho anche prenotato un albergo, piuttosto che una base nel campeggio, nella convinzione (sbagliata, come si è scoperto in seguito) che il primo avrebbe attirato le anime piu' resistenti. Dopo tre notti sulla penisola di Ardnamurchan il punto più occidentale del continente britannico, e la frazione di Glenuig, difronte a Skye, abbiamo esplorato in Kayajk le parti più belli dell'itinerario recentemente designato dal Trail Scottish Sea Kayak in una serie di gite di un giorno.

 

Ho vissuto un'esperienza favolosa, nonostante il tempo sia stato peggiore rispetto alle nostre aspettative e nonostante lo stato fisico generale del mio gruppo fosse stato di gran lunga superiore al mio, trapiantata con un polmone singolo.

In agosto quel fine settimana potrebbe essere stato soleggiato e caldo in altre regione della Gran Bretagna, ma nel nord-ovest della Scozia, nelle Highlands soffiava il vento a forza 5. Le onde erano imperbie e provocarano il primo giorno all'amico che mi accompagnava violenti mal di mare. Col senno di poi, c'erano stati indizi sul clima nella lista dei kit forniti dagli organizzatori, nei quali si parlava anche di una “Scozia selvaggia”. Mentre avevo remato all'estero in costume da bagno, qui sono stata invitata a indossare gli stessi vestiti che vengono in genere utilizzati per il trekking ed ho imparato che i welly boots erano le calzature piu' scelte dai canoisti scozzese. La brezza é stata incessante per tutta la settimana, ma ha mantenuto la pioggia lontano e ci ha permesso di vedere le gloriose montagne che ci circondavano.

 

I sette canoisti del mio gruppo si sono rivelati ottimi compagni, anche se erano un pò troppo in forma in confronto a me: due di loro erano tri-atleti ed erano ormai passati a gara agonistiche e d'avventura. Con noi anche c'é stato anche un canoista di 70 anni, del quale avevo inizialmente pensato potesse essere colui che nel gruppo poteva essere piu alla pari con me, tuttavia egli si rivelò un paddler incredibilmente competente: aveva remato in Nuova Zelanda da costa a costa corsa in 15 ore (in aggiunta ad avere fatto mountain-bike fino alla Alpi del Sud e in kayak lungo il lato opposto). Se solo fossimo stati in un kayak doppio, avrei avuto un compagno super preparato su cui avrei potuto fare affidamento. Purtroppo, non c'era scampo - eravamo in kayak singoli.

 

Tuttavia la maggior parte del tempo, il nostro ritmo era abbastanza piacevole, e le nostre due favolese guide avevano programmato i nostri giorni in modo tale da ottenere l'aiuto dei venti e delle maree, ove possibile. A volte ho dovuto lavorare sodo, ma soprattutto sono stata in grado non solo di tenere il passo, ma anche di godere del panorama. E' sicuramente valsa la pena: esplorare il lati nascosti di Loch nan Uamh, grazie alle maree eccezionalmente basse, godere delle immagini del mare e della sua vita sottomarina emerse, e tra cui enormi stelle marine, anemoni di mare e ricci di mare é stato fantastico. Un' altra splendida giornata é trascorsa tra gli splendidi Loch Moidart, in cui JM Barrie prese in affitto una casa sull'isola di Eilean Shona. Circondata da una foresta Caledonian e con vista da sogno sopra le rovine del Castello di Tioram, non c'é da meravigliarsi che li ha trovato l' ispirazione per scrivere il Peter Pan. (La casa è ora di proprietà della sorella di Richard Branson e disponibile a noleggio). La nostra settimana è culminata ai faraglioni di Arisaig, una vera mecca dei kayaker di mare. Gli stessi scogli sono in gran parte coperti con l'alta marea. Ma con il ritiro delle maree, diversi ettari di sabbia bianca e scogli sono emersi. E' stato un fine idilliaco per un viaggio impegnativo, ma molto divertente. Dovrei farlo di nuovo? Certamente! E' c'é un post scriptum: due giorni dopo sono tornata a casa, e ho fatto un un check-up di routine al mio centro di trapianti che ha rivelato che la mia funzione polmonare era leggermente migliorata. Quindi ora é ufficiale: il Kayak di mare fa bene ai vostri polmoni!"

 

LAM Italia ringrazia   Gill   di cuore anche per le bellissime immagini!