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Modello animale della LAM suggerisce potenziale nuovo trattamento per la Linfangioleiomiomatosi

 

LAM é l' abbreviazione di linfangioleiomiomatosi polmonare, e colpisce circa 1 su 10.000 donne in età fertile ed è caratterizzata da proliferazione di cellule muscolari liscie nel polmone, distruzione del tessuto polmonare, e crescita dei vasi linfatici. La malattia è causata da inattivazione di uno dei due geni, TSC1 o TSC2, mai ad oggi nessun é stato in grado di replicare in un modello animale le caratteristiche patologiche delle mutazioni prodotte negli esseri umani.

Ora i ricercatori della Scuola di Medicina Perelman dell'Università della Pennsylvania, il cui studio é stato pubblicato sul Science Translational Medicine, sono giunti ad un nuovo modello murino di LAM in grado di replicare quelle caratteristiche, creando cosi un modo per studiare l'eziologia della malattia e sviluppare potenziali farmaci. Due farmaci sono già disponibili - un antibiotico e una statina – che potrebbero aiutare a trattare, e forse invertire, i sintomi della malattia.

La dott.ssa Elena Goncharova, professoressa assistente di ricerca di Medicina, e la dott.ssa Vera Krymskaya, professoressa associata di Medicina, Pneumologia, e Allergologia, presso la divisione di Critical Care all''Università del Pennsylvania, hanno condotto lo studio. Il team ha raccolto delle cellule mutate TSC2 nelle cellule dei tumori renali che formatesi spontaneamente nei topi. Poi hanno "sensibilizzato" le cellule nei tumori in topi immunocompromessi, e poi li hanno reimmessi nelle cellule di un altro gruppo di topi immunocompromessi.

Queste cellule hanno prodotto noduli polmonari multipli comprendenti cellule muscolari lisce simili a quelle della malattia umana, nonché la distruzione del tessuto polmonare e linfoangiogenesi. Questi noduli esposti hanno anche aumentato l' attività di un enzima metalloproteinasi di matrice e la perdita di elastina, suggerendo il meccanismo che potenzialmente puo' provocare tale danno tissutale. Lo studio ha anche dimostrato per la prima volta che la distruzione del tessuto polmonare in LAM è causata da carenza TSC2 in lesioni polmonari.

TSC1 e TSC2 regolano l'mTOR (target della rapamicina nei mammiferi) . Come risultato, la rapamicina viene già utilizzata terapeuticamente per la LAM polmonare. Ma, afferma la dott.ssa Goncharova, il farmaco sembra essere in grado soltanto di arrestare la crescita cellulare, ma non d'indurre la morte delle cellule. Quando la rapamicina viene rimossa, la malattia progredisce. "Questo ci ha dimostrato che era necessario qualcos'altro per curare completamente la malattia," dice.

Come si è visto, questo qualcos'altro potrebbe essere una statina.

Le statine sono note come farmaco per il controllo del colesterolo. Ma sono anche in grado di inibire le proteine di segnalazione chiamata GTPasi, inducendo la morte cellulare. Un precedente studio con rapamicina e simvastatina aveva dimostrato che la combinazione potrebbe impedire il ripetersi del tumore in un modello di topo in cui il TSC2-mutante tumori non era stato coltivato nei polmoni, ma nei fianchi dell'animale.

Lo studio corrente espande tale osservazione, dimostrando che la rapamicina in aggiunta alla simvastatina può inibire la crescita di tumori TSC2-mutanti nel polmone del topo così come il danno del tessuto risultante. Per accedere all'articolo scientifico clicca qui:articolo inglese.