Associazione che si prefigge di promuovere con urgenza la ricerca di un trattamento efficace e di una cura della linfangioleiomiomatosi

Sistema immunitario: potere di auto guarigione, meraviglia della natura

Il corpo umano possiede un' incredibile capacità di guarigione, per molti aspetti ancora misteriosa: il sistema immunitario. Diversi scienziati stanno oggi cercando di mettere luce nel suo complesso meccanismo, nei suoi fattori e nelle strategie che giocano o potrebbero giocare un ruolo nella protezione dagli agenti patogeni che causano le malattie.

Molti aspetti biologici sono noti, oggi tutti ne conoscono i protagonisti principali: i globuli bianchi, che sono divisi in tre gruppi, i monociti, i granulociti, ed linfociti e che hanno il compito di difendere l'organismo dagli agenti aggressori.I linfociti che sono suddivisi in linfociti T e B, e che hanno la caratteristica comune di potere attraversare le pareti dei capillari sanguigni e raggiungere il focolaio delle infezioni. Sono ben note le interleuchine, sostanze usate dal corpo per attivare i linfociti T e B, e altrettanto ben conosciuti sono gli anticorpi, ovvero quelle proteine specifiche, che attraverso l'aiuto di una serie di altre proteine contribuiscono alla reazione immunitaria. Sono gli anticorpi che ci rendono immuni da altre malattie comuni. Oggi possiamo combattere le malattie grazie alla vaccinazione. Il vaccino insegna al corpo come generare rapidamente anticorpi per un certo tipo di malattia. Sappiamo inoltre che ogni cellula del nostro corpo é ricoperta da una proteina chiamata MHC (complesso maggiore d'istocompatibilità) che attiva un controllo grazie al quale le cellule proprie (self) vengono distinte dalle cellule estranee (not -self), che vengono aggredite e distrutte dai linfociti T. E conosciamo un altro gruppo di linfociti, chiamati linfociti NK (natural killer) che sono in grado di riconoscere le cellule nemiche e distruggerle.

Nel corso della vita il sistema umano compie innumerevoli battaglie contro i batteri, i virus, e protozoi, senza questa difesa, l'uomo non potrebbe sopravvivere. Eppure questa meravigliosa capacità dell'organismo di rinnovarsi, di rigenerarsi e di continuare a vivere é caratterizzata da tanti aspetti ancora non conosciuti. Quali sono?

Oggi sentiamo sempre più' spesso parlare dell' “effetto placebo” ma in cosa consiste esattamente questo effetto e quale rapporto ha con il nostro sistema immunitario? Il dottor Dan Normann dell'Università del Michigan, si é posto queste domande e studia da diversi anni l'effetto placebo, giungendo ad una conclusione molto interessante, ovvero che il nostro modo di pensare e di considerare i trattamenti medici può influire notevolmente su come i nostri corpi rispondono ai farmaci. Dagli esperimenti che ha condotto, ha scientificamente provato che, se il paziente crede che un trattamento funziona, ciò può scatenare l'effetto desiderato anche se il trattamento è inesistente, come una pillola di zucchero, per esempio, o un' iniezione di soluzione salina. Per un'ampia gamma di condizioni, dalla depressione al Parkinson, all'osteoartrite alla sclerosi multipla, è chiaro, dice, che la risposta al placebo è tutt'altro che immaginaria. I trials scientifici hanno dimostrato che i cambiamenti sono misurabili scientificamente come dal rilascio di antidolorifici naturali, negli alterati schemi neuronali, nel' abbassamento della pressione sanguigna o nella frequenza cardiaca e nel potenziamento della risposta immunitaria, ed il tutto a seconda delle convinzioni del paziente. Si è sempre ipotizzato che l'effetto placebo funziona solamente se le persone credono che stanno ottenendo un farmaco benefico. Ma ora sembra che questo non potrebbe essere vero.Credere nell'effetto placebo - piuttosto che in un particolare farmaco - potrebbe essere sufficiente a incoraggiare i nostri corpi a guarire http://www.newscientist.com/article/mg21128271.600-heal-thyself-the-power-of-mind-over-body.html

 

l rovescio della medaglia, né che solamente credere che un farmaco ha effetti collaterali nocivi può fare soffrire. L'effetto nocebo, come è noto, può anche uccidere (New Scientist, 13 maggio 2009, p 30). http://www.newscientist.com/article/mg20227081.100-the-science-of-voodoo-when-mind-attacks-body.html

 

In un recente studio, il Dottor Ted Kaptchuk della Harvard Medical School di Boston ed i suoi colleghi hanno dato da alcune persone con sindrome dell'intestino irritabile una pillola inerte. Lo studio ha dimostrato che l' effetto placebo ha prodotto un significativo miglioramento dei sintomi nei pazienti. Cio' ha dimostrato che é vero che la mente attiva nel corpo un processo di auto guarigione. Pur sapendo le pillole erano inerti, in media i volontari hanno valutato i loro sintomi come moderatamente migliorati. PLoS ONE, vol 5, e15591) http://www.plosone.org/article/info%3Adoi%2F10.1371%2Fjournal.pone.0015591

 

Un altro scienziato americano, Richard Davidson dell' Unversità del Wisconsin, ha esplorato il rapporto tra mente, corpo, ed il sistema immunitario, dando un contributo importante. Egli ha scoperto, per esempio,che il corpo umano sottoposto a stress diminuisce la sua capicità di produrre anticorpi, mentre durante la meditazione  é in grado di potenziare la produzione di cellule immunitarie in solamente 10 minuti del 30%. Il Dottor Davidson ha condotto diverse ricerche sulla meditazione anche in collaborazione con il 14° Dalai Lama, suo amico di lunga data. Davidson ha lui stesso praticato a lungo meditazione quotidianamente. Attraverso le ricerche che ha condotto é stato in grado di dimostrare scientificamente nel suo laboratorio che la meditazione anche di breve durata ha un effetto positivo sul cervello e sul sistema immunitario.http://www.youtube.com/watch?v=7tRdDqXgsJ0

 

Sicuramente nei prossimi anni verranno fatte ulteriore scoperte che ci conduranno ad una conoscenza piu' approfondita del rapporto tra mente, corpo e sistema immunitaria. Ad oggi la scienza ha potuto dimostrare  che l'effetto Placebo attiva il sistema immunitario e stimola la produzione di peptidi oppioidi che inibiscono la percezione del dolore. Per concludere riportiamo due messaggi significativi, il primo del Ted Kaptchuk dell'Univesità Harvard di Boston  che afferma “La volontà, la forza dell'immaginazione, e la fiducia possono modificare il decorso di una malattia!” ed  il secondo  del dottor Bernie Siegel, noto medico americano, che ama ripetere "ci sono pazienti straordinari, che si rifiutano di accettare la sconfitta e prendono in mano la propria vita", decisione che cambia il rapporto con la malattia ed il suo decorso i maniera decisiva. Su Bernie Siegel vedi http://berniesiegelmd.com/